La Fisac Cgil di Roma e del Lazio ha aderito all’iniziativa trasmettendo un messaggio di solidarietà e partecipazione agli organizzatori dell’iniziativa
Denunciò stupro alla Fortezza: manifestazione dopo la sentenza di assoluzione
Questa sera manifestazione di solidarietà alla “ragazza della Fortezza” dopo la sentenza della Corte d’appello. Romano (donne Cgil Toscana): “Vicinanza a lei, è stato processato il suo stile di vita”
Una manifestazione di solidarietà alla ragazza al centro dell’episodio avvenuto nel 2008 nel parcheggio della Fortezza da Basso, da cui è scaturito un processo per violenza sessuale di gruppo concluso in appello con l’assoluzione di sei giovani. si tornerà proprio in quel luogo, con un’iniziativa organizzata da “Unite in rete” intitolata “La libertà è la nostra “fortezza”.
“Ci riprendiamo la Fortezza perché le motivazioni della sentenza di Firenze sono inaccettabili, questa sentenza ha leso l’autodeterminazione di tutte le donne. Il processo è stato fatto alla ragazza e alla sua vita. Vogliamo capire perché la Procura generale non ha fatto ricorso facendo scadere i termini. Riaffermiamo la nostra libertà: siano processati i violenti e non le vittime. Non vogliamo essere giudicate per come ci vestiamo, per il nostro orientamento sessuale e i nostri comportamenti”, spiegano le organizzatrici.
Denunciò stupro alla Fortezza: manifestazione dopo la sentenza di assoluzione
„Martedì sera in piazza Bambine e Bambini di Beslan ci sarà anche il Coordinamento donne della Cgil Toscana, la cui coordinatrice Anna Maria Romano spiega: “Aderiamo alla manifestazione perché le motivazioni della sentenza hanno umiliato la vittima, che viene descritta come un essere umano diserie b, è stato processato il suo stile di vita. Siamo indignate: di chi sarebbe dunque la responsabilità di quanto è avvenuto? E’ importante che tante donne e anche tanti uomini scendano in piazza martedì sera, per far sentire a questa ragazza che le siamo vicini e che è una bellissima persona”.
Sui social network di Cgil Toscana si trovano foto di sindacalisti e sindacaliste dell’organizzazione che espongono cartelli con scritto “Il mio vestito non è una scusa, la tua violenza non fa di te un uomo”, con l’hashtag-campagna #nessunascusa.
Hanno promosso e aderito: Unite in rete, Artemisia, TOSCA-Coordinamento toscano centri antiviolenza, Di.Re., Libere tutte Firenze, Il Giardino dei Ciliegi, Collettivo DeGenerate, Azione gay e lesbica, IREOS, Libreria delle donne, Associazione Fiesolana 2b, Intersexioni, ARCI Firenze e Toscana, Rete Genitori Rainbow, Coordinamento contro la violenza di genere e il sessismo, Coordinamento donne CGIL Firenze e Toscana, LeMusiquorum, Gruppo DDD, Laboratorio per la laicità, Rete donne SEL, Gruppo consiliare Firenze Riparte a Sinistra, on. Marisa Nicchi, sen. Alessia Petraglia, Daniela Lastri, L’Altra Europa con Tsipras-comitato Fiorentino, Gruppo regionale Sì Toscana a Sinistra. Per aderire, inviare una mail a uniteinrete@gmail.com. Per martedì sera, gli organizzatori invitano a preparare cartelli e striscioni con le parole del testo e a portare una pila.“
Per leggere il testo della sentenza cliccare il seguente link