
“La flessibilità in uscita – spiega Lamonica – è necessaria per dare risposte ai lavoratori e alle lavoratrici che non possono rimanere al lavoro perché svolgono mansioni improponibili alle età previste, perché precoci o perché non hanno più un’occupazione”. “Ma è necessaria anche perché – prosegue – come oramai riconosciuto da tutti, ministro Poletti compreso, se non si consentono uscite graduali e flessibili si continua a bloccare l’accesso dei giovani al lavoro”. Per la dirigente sindacale “la priorità del Paese deve essere l’occupazione e sarebbe inaccettabile non affrontare oggi anche questo tema”.
La segretaria confederale sottolinea come la Legge Fornero abbia prodotto “risparmi colossali”, “tali da consentire interventi di attenuazione della rigidità e dell’iniquità che la caratterizzano”. Per quanto riguarda la relativa copertura finanziaria “le scelte di politica economica annunciate dal governo dimostrano che, quando lo si vuole, le risorse si cercano e si trovano”. “Per la Cgil – conclude Lamonica – lavoro ai giovani e pensioni debbono essere le priorità”.