Nell’agosto del 2011 la Fisac – Cgil di Lecce aderì all’iniziativa di solidarietà attiva contro il caporalato “NO CAP”, patrocinata dalla CGIL di Lecce e dalla Flai CGIL, con la
partecipazione della provincia di Lecce e del Comune di Nardò. Tra gli sponsor dell’iniziativa – per il tramite della Fisac CGIL – ci fu anche la Banca Monte dei Paschi di Siena che attraverso la partecipazione – anche materiale all’iniziativa – dimostrò una forte sensibilità verso l’attività di contrasto del fenomeno che ancora oggi, purtroppo, rappresenta un’amara realtà, nonostante la successiva introduzione nel codice penale del caporalato come reato penale.
La morte di Mohammed Abdullah, 47enne sudanese, nelle campagne di Nardò, quella di Paola Clemente, nelle campagne di Andria e di Arcangelo De Marco nel tarantino, nell’ambito del tragico scenario delle morti sul lavoro, lasciano una ferita ancora più dolorosa e profonda, perché non è solo la mancanza e l’inosservanza delle più elementari norme di sicurezza, ma lo sfruttamento del lavoro e la riduzione in schiavitù di un essere umano, la sopraffazione di un uomo sull’altro, sullo sfondo dell’illegalità e della connivenza. Non è sufficiente parlare dell’evento solo quando si verifica, non servono più le denunce mediatiche, i proclami e le dichiarazioni di intenti, ma azioni concrete perché non accada mai più di morire nei campi, stroncati dalla fatica e da condizioni disumane di lavoro. Questo dovrebbe implicare, naturalmente, maggiori controlli (attraverso ispezioni quotidiane nei campi ) e un ruolo più attivo e mirato delle Istituzioni, in sinergia con le Organizzazioni Sindacali, attraverso una vera attività di contrasto al lavoro nero e al Caporalato.
L’iniziativa del prossimo 20 settembre a Nardò in piazza Salandra, 13 ore di musica in piazza tante quante sono le ore di sfruttamento nei campi, proposta dal cantautore Mino De Santis (a cui hanno aderito vari comuni tra cui Nardò) e’ un’iniziativa a cui anche la Fisac – Cgil di Lecce (Lavoratori/Lavoratrici del Credito-Assicurazioni-riscossioni) aderisce, condividendo lo spirito che muove gli organizzatori nel continuare a dire no al caporalato e ad ogni forma di schiavitù e sfruttamento sul lavoro. Come nel 2011 la Fisac-Cgil di Lecce, attraverso la sua adesione, si propone di sensibilizzare le aziende e in particolare quelle del settore, perché proprio dal mondo della finanza, parta un segnale di civiltà e di affermazione del primato della dignità dell’essere umano sul capitale. Alle banche, rispetto all’erogazione del credito, chiediamo più flessibilità nei confronti delle famiglie e di piccoli e medi imprenditori onesti e maggiore rigidità volta a contrastare l’attività di imprenditori senza scrupoli che pensano ancora di poter costruire le loro ricchezze sulla pelle della povera gente .
Lecce, 15 settembre 2015
Paola Boccardo
SEGRETARIA GENERALE FISAC CGIL LECCE
comunicato stampa
articolo gazzetta mezzogiorno