11 ottobre: 65ᵃ Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro

infortuni sul lavoro

Seicentosessantadue sono le morti bianche avvenute nel 2014. Lavoratori che hanno perso la vita sul posto di lavoro, raramente per tragica fatalità, troppo spesso per incuria, non rispetto della normativa o sottovalutazione dell’importanza delle misure di sicurezza. Ed alla tragedia di quelle vite stroncate o mutilate si aggiunge il dramma di chi resta, spesso senza adeguate tutele.

Domenica 11 ottobre si celebra in tutta Italia la 65ᵃ Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Istituzionalizzata nel ’98 con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri su richiesta dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro, la giornata, non vuole essere solo commemorativa ma vuole anche essere un momento di riflessione alla base di iniziative concrete per fare diminuire il fenomeno degli infortuni sul lavoro e garantire equa ed adeguata tutela alle vittime ed ai loro famigliari. La normativa in tema di è infatti obsoleta, risalendo al Testo Unico Infortuni del 1965 ed andrebbe completamente rivista. In questa occasione l’Associazione incontrerà quindi le massime istituzioni e autorità per fare il punto sulla situazione infortunistica sul territorio e riflettere su quali iniziative possono e devono essere avviate affinché diminuiscano i numeri di questo fenomeno che rimangono molto alti.

Il bilancio ufficiale per l’anno 2014 che emerge dall’ultimo Rapporto INAIL (elaborato dall’ANIMIL) si è chiuso con un calo di circa 32.000 infortuni, passati dai circa 695.000 casi denunciati nel 2013 ai 663.000 del 2014, con un calo del 4,6%, che rappresenta però una flessione inferiore a quella che si era registrata negli anni precedenti (era stata pari a -6,8% nel 2013 e a -8,8% nel 2012). Tali dati destano una preoccupazione considerevole se si guarda ai casi mortali che, come abbiamo già evidenziato, nello stesso anno sono stati ben 662. Sul piano territoriale il calo degli infortuni sul lavoro nel 2014 risulta diffuso in tutte le grandi aree geografiche del Paese su valori simili a quello nazionale: – 4,5% a Nord Ovest e al Sud, – 4,6% nelle Isole, -4,8% a Nord Est e – 5,0% al Centro.
Ma all’interno delle ripartizioni geografiche l’andamento infortunistico nelle regioni si presenta molto più articolato, anche se tutte con il segno meno. Le regioni con le flessioni più accentuate sono l’Umbria (-12,2%), il Friuli Venezia Giulia e il Molise (-9,3%), la Calabria (-8,5%), ed il Piemonte (-7,4%). Quelle invece con i cali più ridotti sono la prov. di Bolzano (-1,0%), le Marche (-2,9%), il Veneto (-3,0%), la Puglia (-3,2%) la Lombardia e la prov. di Trento (-3,3%). Le altre regioni presentano flessioni sostanzialmente in linea con quella nazionale (-4,6).

Numerose le iniziative in tutta Italia per la celebrazione della giornata. Qui ricordiamo la manifestazione prevista a Roma, nell’Auditorium della Direzione Centrale dell’INAIL (P. le Giulio Pastore, 6) dalle 10.00 alle 13.00. La Giornata romana si aprirà alle 8.30 con una Cerimonia religiosa in memoria di tutti i caduti sul lavoro, nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo all’EUR.

La Fisac-Cgil, sul tema degli infortuni sui luoghi di lavoro da sempre particolarmente vigile, si unisce al ricordo delle vittime di questo triste fenomeno ed esorta ciascuno al rispetto delle regole sulla sicurezza ed a segnalare sempre le situazioni di inosservanza o pericolo di cui si rendano responsabili le aziende ma anche i lavoratori stessi.

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